Il cuore della Valtaro batte a Manhattan

Borgo val di Taro

L'Oceano non è che una piccola distanza per il cuore. 

 
Lo testimonia la Valtarese Foundation di New York, che quest'anno festeggia il venerabile traguardo dei 25 anni di età.
 
Venticinque anni in cui il rapporto fra la comunità all'estero e quella dei comuni della Valtaro è rimasto intatto se non accresciuto col tempo, con molte azioni benefiche che hanno aiutato il territorio, con il sostegno all'ospedale di Borgotaro e alle associazioni di volontariato.

Ogni anno, il week end dopo Pasqua, a New York si festeggia questo sodalizio, e ci si ritrova in un grande ristorante dove, fra l'inno italiano e quello americano, si finisce tutti per parlare in dialetto, come se la Valtaro fosse lì, a due passi.

 
Per l'occasione, quest'anno, verrà anche presentato un libro, a cura di Franco Brugnoli, giornalista della Gazzetta di Parma, che ripercorre le tappe della "Foundation" dal 1991 a oggi.
 
                                  
Questo grande legame si sente forte e chiaro incontrando un Valtarese a New York, che nonostante sia in questa immensa e meravigliosa città, porta fiero il ricordo delle sue origini
 
Poichè nonostante tutto, nonostante la lingua, la moneta, la distanza, queste persone sono in Valtaro, sempre, col cuore e con la mente, e con i loro grandi atti d'amore verso il territorio e chi ci abita, ce lo ricordano in molte occasioni.
 
 
 
Mi piace pensare che la stessa emozione che provo io, vedendo la bellezza dei grattacieli di Manhattan, sia la stessa che prova chi, da New York, torna "a casa" ogni anno e rivede il caro vecchio ponte di ferro, all'ingresso di Borgo Val di Taro.