Dolci tradizioni nella pasticceria Stekli

Borgo val di Taro

Passeggiando per la  via principale di Borgo Val di Taro non si può ignorare la coloratissima e golosissima vetrina della pasticceria Steckli.
Questo negozio, infatti, non può certamente passare inosservato con tutte le goloserie graziosamente esposte in vetrina ... e per fortuna la magia dei dolci non finisce qua: l'interno della pasticceria pare essersi fermato nel tempo e col suo stampo vecchio stile da l'idea di trovarsi catapultati nella Fabbrica di Cioccolato di Willy Wonka!

 
Il nome "Steckli", però, non è certamente tipico italiano, questo perché Maurizio Steckli proveniva dalla Svizzera e più precisamente dalla vallata di St. Moritz. Quest'uomo emigrò e dalla capitale del cioccolato si spostò in Italia, prima a Pontremoli e stabilendosi infine a Borgotaro. Proprio nel centro della Valtaro, Stekli decise di aprire nel 1922 la sua pasticceria, nella quale preparava dolci e ricette tipici del proprio paese d'origine. 
Nel 1958 la gestione della pasticceria cambiò, passando al Signor Ugo Tagliavini, ma le ricette restarono sempre le stesse, infatti ancora oggi possiamo trovare la gustosa torta di noci preparata come vuole la tradizione svizzera.
Altre bontà che ai borgotaresi stanno molto a cuore sono di origine svizzera, come gli Amor, ai quali viene dedicata una festa annuale dal 2002, e la Spongata. 
 
 
In questa pasticceria non sono presenti solo goloserie tradizionali, ma anche quelle più moderne, quali possono essere i Macarons e le torte gelato, sempre perfettamente create tanto da far venire l'acquolina in bocca non appena le si vede in vetrina, ma anche cioccolatini, caramelle e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, la pasticceria Stekli è un tuffo nel passato in un'atmosfera moderna, è il luogo in cui tradizione e novità si mescolano e si intrecciano perfettamente proprio come un dolce ben fatto, è il negozio dal quale non si può uscire senza aver comprato qualcosa di buonissimo, che ti convincerà sicuramente a farvi ritorno.

Testo di Ilaria Capella
Foto di Giovanni Tagliavini