CULTURA

MUSEO GLI ORSANTI

Questa mostra museo tratta la storia degli Orsanti e, più in generale, delle genti dell\' appennino settentrionale che, costrette a divenire girovaghe, nell\'arco di alcuni secoli emigrarono in paesi lontani alla ricerca di una vita migliore. In maggioranza i commedianti provenivano dalla valle del Ceno e dalla valle del Taro, ossia dall\'appennino parmense. Le loro specialità erano le esibizioni nelle strade e fiere, suonando e mettendo in mostra scimmie, cani, uccelli, orsi e cammelli più o meno addestrati.
Venivano chiamati \"Orsanti\".

rolex imitazioni perfette

MUSEO GLI ORSANTI

Questa mostra museo tratta la storia degli Orsanti e, più in generale, delle genti dell' appennino settentrionale che, costrette a divenire girovaghe, nell'arco di alcuni secoli emigrarono in paesi lontani alla ricerca di una vita migliore. In maggioranza i commedianti provenivano dalla valle del Ceno e dalla valle del Taro, ossia dall'appennino parmense. Le loro specialità erano le esibizioni nelle strade e fiere, suonando e mettendo in mostra scimmie, cani, uccelli, orsi e cammelli più o meno addestrati.
Venivano chiamati "Orsanti".

rolex imitazioni perfette

Castello di Compiano

Dal fondovalle dell'Alta Val Taro lo sguardo si alza verso un colle: ecco Compiano, con il borgo antico parte del Club dei borghi più belli d'Italia, e appena più in alto il castello. Salirete sul crinale che domina il fiume Taro e vi lascerà senza fiato il maestoso Castello di Compiano, fondato sulla via che collegava l'Emilia, la Toscana e la Liguria.
Un maniero possente, con 3 torri circolari alla piacentina e una quadrata, più antica, che ospitava le prigioni. L'arrivo è emozionante: gli archi di ingresso, il giardino e le mura, le statue, il rivellino per ammirare il panorama dell'Appennino.
La visita guidata comprende le sale arredate della Marchesa Gambarotta: la biblioteca, la cappella del Collegio, studio, camera da letto, fino ai saloni affascinanti dedicati all'Oriente e alla Musica. Un castello semplice e forte all'esterno, che all'interno rivela invece delle stanze eleganti e ricche di opere d'arte. 
Visitare il Castello è come seguire le tracce delle nobili dinastie Landi, Grimaldi, Farnese. Pizzi e ventagli veneziani, tappeti spagnoli e francesi, manifatture Richard, statuette in bisquit, candelieri Limoges e armature fanno rivivere il tempo che fu.
Il percorso arriva quindi al Museo Internazionale Massonico: unico in Italia, con una ricca collezione di oggetti della Massoneria Anglosassone degli ultimi 300 anni, paramenti, oggetti di valore, e anche la ricostruzione di un tempio massonico. Dal 1997 è stato riscoperto il legame fra il Principato di Monaco ed il Castello di Compiano.
Una parte del castello è oggi adibita a relais e centro convegni per un soggiorno raffinato, ricco di stimoli culturali.
 
 

Chiesa di San Pietro Apostolo, Porcigatone (Crocifissione del Lanfranco)

La chiesa di San Pietro apostolo sorge in località Porcigatone, fuori dell'abitato, lungo la Strada Comunale dei Gherardi, con orientamento Nord-Sud, preceduta da un ampio sagrato.Nella Chiesa di San Pietro Apostolo a Porcigatone di Borgo Val di Taro (Parma) è presente un’importante tela seicentesca raffigurante la Crocifissione, opera di Giovanni Lanfranco( datato 1611 )

Apertura in occasione di cerimonie religiose o su prenotazione (contattare l’ufficio informazione turistica di Borgotaro Tel 052596796 uit@comune.borgo-val-di-taro.pr.it)

Giovanni Lanfranco fu un artista molto dotato e che ebbe l'opportunità di mettere da parte un bagaglio culturale di notevole importanza, in quanto assorbì non solo il classicismo dei Carracci, di cui fu allievo, ma anche la lezione di Correggio, in particolare quella del Correggio degli affreschi di Parma. Giovanni Lanfranco elaborò tutte queste suggestioni per dare vita a uno stile originale, che di fatto diede origine alla grande decorazione barocca: è infatti suo il primo lavoro compiutamente barocco che possiamo trovare nella Roma del Seicento. 

 

 

 

MUSEO DELLE MURA - MUSEO DEL FUNGO PORCINO DI BORGOTARO

Il museo delle mura a Borgo Val di Taro è uno spazio museale ricavato dalla costruzione originaria del castello di Borgotaro, di cui non restano che poche tracce. Le caratteristiche sale, con i muri in sasso, permettono la creazione di ambientazioni ad hoc di alto impatto emozionale. Di proprietà dei Marchesi Manara fu utilizzato come asilo e dopo il 1994 a seguito dell'ultima ristrutturazione è stato adibito dal Comune a luogo di incontro culturale.

Il museo delle mura diventerà a fine 2021 la sede del MUSEO DEL FUNGO DI BORGOTARO, che avrà una sede distaccata anche nel palazzo municipale di ALBARETO.

Scopri di più sul sito dei MUSEI DEL CIBO DI PARMA

SEMINARIO DI BEDONIA E MUSEI

Il Seminario Vescovile di Bedonia spicca nella sua imponenza architettonica, esaltata dall'esiguità del paesino, a fianco del Santuario della Madonna della Consolazione, meglio conosciuta come Madonna di San Marco, ove dal 1685 si venerava la Madre di Cristo in una piccola cappella ancora esistente. L'idea di fondare un'istituzione culturale per i giovani della vallata si deve a don Giovanni Agazzi e all'allora arciprete del paese, don Stefano Raffi..
Oggi il seminario si estende su quasi 6000 mq. coperti. Tutta la popolazione della vallata partecipò per cinque anni alla costruzione del seminario stabilendo un legame che si è conservato intatto sino ad oggi.

Il polo museale è vasto e di grande interesse, fra cui ricordiamo:

-MUSEO ARCHEOLOGICO

-PLANETARIO

-QUADRERIA

-MUSEO DI STORIA NATURALE

-BIBLIOTECA ANTICA

Scopri come visitare i musei SITO WEB

MUSEO DELL'EMIGRANTE TARSOGNO

Inaugurato alla fine di luglio 2004. L'allestimento e la progettazione sono stati curati dall'Architetto Mario Ghiretti. Il Museo, che ha sede nel Centro Giovanile, è stato dedicato alla Professoressa Anna Maria Figoni, docente della Scuola Media di Tarsogno, recentemente scomparsa, che da sempre aveva promosso e sostenuto iniziative volte a valorizzare la memoria storica. L'ampia sala espone circa 300 fotografie di emigranti, oggetti vari tra cui una fisarmonica, alcune valigie di cartone, bauli con il corredo più bello, una cassetta porta oggetti (cassetta dei Mersà) di uno dei primi emigranti contenente un pò di tutto: chincaglierie, bottoni, lucido da scarpe, bottigliette di brillantina; poi abiti, cravatte e calze di seta. Suscita curiosità uno specchio, che diventa la copertina di un album di foto d'epoca proveniente dalla Francia.

Il Museo è aperto da luglio a settembre con il seguente orario:
- Luglio e Settembre, solamente il venerdì – sabato – domenica dalle ore 16.00 alle 19.00.
- Agosto, tutti i pomeriggi dalle ore 16.00 alle 19.00

Per informazioni: